THE CHART LOOP

Il seguente articolo ha come tema principale quello trattato nella lezione del 8 aprile nella quale abbiamo avuto un'interressante scambio di opinioni riguardante i salti di paradigma, ovvero gli eventi o meglio le scoperte che, in un modo o nell'altro, generano dei cambiamenti così radicali da fuoriuscire dalla propria ondata attraverso quello che abbiamo definito un salto ed  aprie la strada ad una prospettiva completamente nuova. La prima ondata che viene presa in considerazione è l'architettura rinascimentale che passa poi alla rivoluzione industriale la quale, mutando ulteriormente attraverso la rivoluzione tecnologica approda alla terza ondata che stiamo vivendo oggi. Questi concetti sono stati schematizzati attraverso una serie di parole chiave sintetizzate in un chart. In qusti giorni ho iniziato ad elaborare un pensiero secondo il quale questo chart non segue un ordine conseguenziale, bensì ciclico. Ragionando su una delle più elaborate riflessioni di Nietzsche che appunto annulla la visione lineare del tempo proponendone una ciclica, ho trovato delle assonanze con il chart. Quando infatti mettiamo a confronto le due realtà di visione progettuale rinascimentale e industriale (rispettivamente figurativa ed astratta) ci rendiamo conto che sono in realta concetti mutabili nel tempo proprio come il concetto di spazio secondo Zevi. Ciò che era considerato astrazione (bauhaus) è oggi un'esempio di figuratività e diventa invece astrazione l'opera della rivoluzione tecnologica (le opere di Ghery o di Hadid) che, a loro volta, verranno con il passare del tempo, concepite come figuaritve per fare spazio a (?). Lo stesso discorso può essere applicato al concetto di città, chiusa in epoca rinascimentale ed aperta in quella industriale. Ma non è forse vero che l'espansione urbana non controllata del post modernismo ha creato enormi spazi urbani privi di logica? e che questi stessi spazi oggi potrebbero definirsi chiusi e isolati?
In questa visione di chart dunque esistono due definizioni per ogni categoria individuata, le quali si rincorrono e sostituiscono in eterno mosse dal motore (il catalizzatore)  che ogni volta ripresenta la categoria precedente sotto nuova forma poichè fortemente riattualizzata dal catalizzatore stesso.

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